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STANCHEZZA CRONICA...UN'INFEZIONE NASCOSTA?...ANCHE!


Se siete afflitti da una stanchezza inesorabile che non sembra rispondere ad alcun intervento probabilmente avete chiesto al vostro medico di controllare la funzione tiroidea, ma è risultata normale.

Forse avete anche ricercato un’anemia da carenza di ferro, ma anche questo dato era normale. O forse vi è stato detto da un medico integrativo che la vostra funzione surrenale è sub ottimale... forse quello a cui non avete pensato è il fatto che potreste nascondere nel vostro organismo un agente patogeno che vi ruba energie sottraendovi linfa vitale!

Se i test di base non riescono a rivelare una causa della stanchezza, vi consiglieremmo di chiedere al vostro medico di eseguire un test per le infezioni occulte. Indagini più sofisticate possono infatti rivelare la presenza di tutti i tipi di agenti patogeni in grado di colonizzare l'organismo e di eludere il sistema immunitario. Anche questa una forma di disbiosi. Alcuni di essi comprendono:

  • Parvovirus,

  • HHV6,

  • Epstein-Barr,

  • Cytomegalovirus,

  • Mycoplasma e

  • Borrelia burgdorferi.

Altri pazienti hanno una storia di infezioni fungine croniche o di esposizione a biotossine. Una storia di esposizione cronica alla muffa è una spiegazione plausibile per tali sintomi, così come la presenza di B. burgdorferi.

La sindrome da stanchezza cronica viene considerata una malattia complicata, caratterizzata da estrema stanchezza che non può essere spiegata da alcuna condizione medica sottostante. La stanchezza può peggiorare con l'attività fisica o mentale, ma non migliora con il riposo.

La sindrome da stanchezza cronica ha otto segni e sintomi ufficiali, più il sintomo centrale che dà il nome alla condizione:

  • Stanchezza

  • Perdita di memoria o concentrazione

  • Gola infiammata

  • Linfonodi ingrossati nel collo o sotto le ascelle

  • Dolore muscolare inspiegabile

  • Dolore che si sposta da un'articolazione all'altra senza gonfiore o arrossamento

  • Mal di testa di un nuovo tipo, modello o gravità

  • Sonno non ristoratore

  • Esaurimento estremo che dura più di 24 ore dopo esercizio fisico o mentale

Se consultate un buon detective medico, un medico addestrato in medicina funzionale, potrà lavorare con voi per escludere una di queste cause alla base dell'affaticamento.

Uno studio su 375 pazienti apparentemente senza causa per la loro fatica invalidante ha evidenziato, nel 53% dei pazienti, la stimolazione patologica dei globuli bianchi con pattern anormalmente elevati di linfociti helper e cellule natural killer, importanti agenti di lotta contro le infezioni nel sistema immunitario. Ha evidenziato livelli della sottoclasse 3 delle IgG impoveriti nel 59% della popolazione appartenente a questo studio. Più del 50% aveva complessi immunitari circolanti e molti sono risultati positivi agli anticorpi ANA, solitamente osservati nelle malattie autoimmuni come il lupus.

Perché alcuni pazienti che recuperano da un'infezione si riprendono senza affaticamento e altri possono rimanere colonizzati da agenti patogeni e soffrire di mancanza di energia irrisolvibile?

Sembra che parte della risposta risieda nei polimorfismi genetici o nelle variazioni della risposta del nostro organismo a infezioni e infiammazioni.

In coloro che sviluppano grave affaticamento in risposta a una esposizione tossica, come muffe o infezioni, il loro sistema immunitario risponde in modo più intenso alla minaccia con una produzione massiccia di citochine, come IL-ß1 o TNF-alfa.

Inoltre, i polimorfismi di TNF-alfa, IL-1β, interferoni (IFN), IL-6 e IL-10, agendo insieme o separatamente, possono rendere più profonda la gravità e la risposta del sistema immunitario a seguito dell'infezione.

Perché succede? Noi sappiamo che questi agenti patogeni possono innescare i recettori di tipo TLR (Toll-like Receptors) sia attraverso i PAMP (pattern molecolari associati ai patogeni) sia tramite i DAMP (pattern molecolari associati al danno). L'attivazione dei TLR causa un massiccio aumento di citochine che può creare un effetto domino e continuare ad essere inesorabile in individui sensibili, contribuendo all'infiammazione, alla depressione e all'affaticamento. Questo circolo vizioso di citochine pro-infiammatorie continua a innescare più infiammazione e amplificare il ciclo, portando a maggiori danni e infiammazioni.

L'infezione iniziale seguita da infiammazione cronica del sistema immunitario potrebbe spiegare la causa della fatica in questi individui geneticamente suscettibili e del fatto che alcuni pazienti soffrono anche di disfunzioni cognitive, perdita di memoria o nebbia cerebrale.

Quali sono alcune comuni infezioni nascoste che potrebbero causare la stanchezza?

  • Epstein Barr Virus (EBV)

  • Cytomegalovirus (CMV)

  • Human Herpes Virus (HHV-6)

  • Parvovirus (Parvo B19)

  • Mycoplasma sp.

  • Borrelia Burgdorferi

  • Esposizione a muffe croniche e micotossine, Candida inclusa.

La sindrome da stanchezza cronica è solo un'etichetta, non una malattia. È utile identificare un gruppo di sintomi che causano affaticamento significativo e possono influenzare la vita di una persona provocando drammaticamente l'incapacità di relazionarsi o di mantenere un lavoro.

Non rappresenta un'entità clinica, ma la causa va ricercata e può essere multifattoriale e diversa in ogni individuo.

Può condividere un percorso finale comune di attivazione immunitaria disfunzionale e infiammazione che continua in modo auto-perpetuante (come l'Energizer Bunny che si esaurisce!)

Dal punto di vista della medicina funzionale è importante arrivare alla causa principale dei sintomi della stanchezza cronica e del decadimento cognitivo. La maggior parte di queste infezioni, compresa la risposta infiammatoria (CIRS) alla muffa e alle micotossine, può essere misurata ordinando test di laboratorio convenzionali attraverso un professionista esperto.

Chiedete al vostro medico di vedere se può aiutarvi a determinare la causa alla radice della stanchezza. Trattare la causa principale (l'infezione in questo caso) potrebbe ridarvi la vita!

Buona salute!

Alfredo Saggioro, M.D.

Chiara Saggioro, D.Sci., Ph.D.

Per saperne di più

Una revisione narrativa fra similitudini e differenze fra encefalomielite mialgica/sindrome da affaticamento cronico (ME/CFS) e comportamento malato.

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