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SIETE CURIOSI SULLA SIBO? - Avevamo promesso un aggiornamento: ECCOLO!


Abbiamo visto come quest’argomento sia di comune e vasto interesse, Vogliamo allora aggiornare alcune informazioni che abbiamo pubblicato in un Post precedente aggiungendo molte altre notizie per migliorare la vostra conoscenza, facendo riferimento ai lavori sulla metilazione pubblicati dal Dr. Rostenberg tradotti e modificati per voi.


La SIBO è definita come una crescita eccessiva di batteri nell’intestino tenue (normalmente la maggioranza di questi piccoli ospiti abita nel colon) e può avere molte cause:

  • Terapie antibiotiche ripetute o prolungate.

  • Alimentazione insoddisfacente per garantire una crescita batterica ottimale.

  • Infezioni intestinali (quelle nella prima infanzia sono le più significative)

  • Ma anche:

  • stress

  • ridotta acidità gastrica (anche indotta da antiacidi e antisecretori)

  • sistema immunitario insufficiente

  • alterazioni della motilità intestinale

  • intossicazione da metalli pesanti

Importante e significativo è comprendere che i sintomi non sono solo intestinali, ma spesso sistemici e, di frequente, questi sono prevalenti rispetto ai fastidi all’addome:

  • Simili all’IBS (sindrome dell’intestino irritabile

  • Gonfiore addominale

  • Borborigmi

  • Alterazioni dell’alvo

  • Dolori addominali

  • Generali

  • Stanchezza cronica

  • Irritabilità (ansia, tensione, depressione)

  • Insonnia

  • Cefalea

  • Sensazione di intontimento

  • Ma anche:

  • Ipotiroidismo

  • Disturbi mestruali o della menopausa

  • Fibromi

  • Endometriosi

  • Aumento di peso

  • Diabete

  • Maggiore suscettibilità a tutte le malattie croniche

Avete mai considerato che i batteri dell'intestino possono influenzare i vostri geni?

Questa domanda potrebbe sembrare strana, ma se la trasformiamo in affermazione, è esattamente quello che stanno evidenziando le ultime ricerche.

Sta diventando sempre più una certezza che chi, e che cosa vive nel nostro intestino svolge un'influenza enorme sul nostro ciclo di metilazione.


Cosa vuole dire questo?


Pensate a queste funzioni:

  • Mantenimento, stabilità e riparazione del DNA

  • Produzione di energia

  • Disintossicazione

  • Regolazione del sistema immunitario

  • Controllo dell’infiammazione

  • Equilibrio dell'umore

Bene, rappresentano tutti aspetti che richiedono processi di metilazione per poter essere efficienti. Ad esempio, la metilazione del DNA è essenziale per il normale sviluppo in tutti i mammiferi e questa è associata con alcuni processi chiave, tra cui l'imprinting genomico, l'inattivazione del cromosoma X, la soppressione di elementi ripetitivi e la carcinogenesi.


I composti che provengono da microrganismi nell'intestino sono noti per influenzare la chimica del nostro cervello, ormoni, glicemia, ciclo sonno-veglia e molto altro.

Lungi dall'essere un vicino di casa tranquillo nel nostro intestino, la popolazione del microbiota ha un enorme impatto sulla funzione e l'espressione dei nostri geni.

Vi racconteremo, più avanti, di come esistano tre “brutte” tossine intestinali, che possono davvero danneggiare il ciclo di metilazione. Questo può interessare anche la nostra genetica relativamente alle mutazioni puntiformi (SNPs) nella via del COMT e MAO (vedi più avanti i composti fenolici), o condurre a livelli aumentati di adrenalina, che a loro volta comportano un aumento del dolore e dell'ansia.


L'ansia è qualcosa di cui tutti abbiamo sentito parlare e, verosimilmente anche provato; ma molte persone vivono intrappolate in un mondo dove non riescono a trovare pace a causa di preoccupazione costante, panico e dolore.


Contemporaneamente a quelle variazioni genetiche che ci caratterizzano e che possono certamente influenzare la nostra percezione del dolore e dei nostri sentimenti di ansia, c'è un'altra parte della storia che deve essere menzionata: l'origine intestinale dei problemi di ansia e di metilazione. Ancora una volta non avrebbe senso, a prima vista, ritenere che i batteri dell'intestino possano influenzare il nostro ciclo di metilazione.

Ma oggi sappiamo che i batteri presenti nell’intestino hanno anche loro un ciclo di metilazione. In altre parole, ciò che aiuta a ottimizzare il nostro ciclo di metilazione, così possiamo crescere e riparare (funzioni primarie della metilazione), aiuta anche i microbi a crescere e riparare.


Quando prendiamo vitamine che favoriscono la metilazione è come gettare del fertilizzante nel nostro intestino. Ci aspettiamo che il fertilizzante, le vitamine del gruppo B, vada nei nostri corpi, ma i batteri dell'intestino lo mangiano prima.


Quando i batteri e lieviti mangiano per primi il nostro fertilizzante, che li fa crescere più forti, noi, invece, diventiamo progressivamente malnutriti.


Questo è il motivo principale per cui le persone che assumono vitamine e mangiano cibi sani possono malgrado ciò sentire i loro sintomi divampare o non osservare alcun miglioramento. Vuol dire che c’è qualcosa nel loro intestino che in realtà si mangia tutto quel fertilizzante, rendendoli malati.


Un esempio perfetto lo possiamo avere se comprendiamo come la SIBO altera il nostro processo di metilazione.


La SIBO altera il nostro ciclo di metilazione!

  • La SIBO provoca un’anemia da ferro-carenza, una diminuzione delle proteine e malnutrizione in generale.

  • La SIBO rende difficile aumentare di peso e rallenta la crescita dei bambini.

  • La SIBO aumenta l’acido folico nel sangue e i livelli di folati, interferendo con le vie del MTHFR.

  • La SIBO riduce l’assorbimento di B12 e delle vitamine liposolubili come la A, D, E e K, con conseguente ridotta metilazione e maggior suscettibilità alle malattie croniche.

Ora, ovviamente, la SIBO rappresenta una delle forme più gravi di questo problema, ma serve bene ad illustrare questo aspetto.


Quando l'intestino è squilibrato per crescita eccessiva di batteri e lieviti, noi non possiamo, per dirla in modo semplice, ottimizzare la nostra salute o i nostri geni. Non vogliamo che vi facciate l'idea che i batteri e microbi dell'intestino possano solo farci del male.


La verità è che senza i batteri “giusti” nel nostro intestino, noi non possiamo sopravvivere.


Noi dipendiamo assolutamente da questi microorganismi per rifornire il nostro corpo con sostanze nutrienti per creare salute. E così, mentre i microbi e batteri di cui ci accingiamo a discutere sono necessari per la salute, tutto ciò che è buono può diventare tossico se comincia a trovarsi fuori equilibrio. E questo squilibrio intestinale è la forza trainante che sta dietro a tanti sintomi, che rendono le persone, con problemi di metilazione, cronicamente malate.


Ricordate che l'intestino è costituito da un tubo lungo da 8 a 10 metri ed esteso quanto un campo da tennis! Considerando che abbiamo oltre 27.000 geni, mentre abbiamo 10 volte più batteri che cellule nel nostro corpo, con 300.000 geni complessivi, non deve sorprendere che questa popolazione con la quale conviviamo possa influenzare le nostre cellule.


La cosa da tenere a mente quando si guarda alla connessione intestino-processi di metilazione è che non tutti i geni sono uguali. In altre parole, alcuni geni sono molto sensibili a ciò che accade nell'intestino, mentre altri non lo sono.


I geni di metilazione che sono molto sensibili a quel che accade nell’intestino sono:

  • COMT o catecolo-orto-metiltransferasi

  • MAO o monoamino ossidasi

  • MTR o metionina sintetasi

  • SULT o fenolo sulfotransferasi

Non solo i batteri intestinali producono vitamine di cui abbiamo bisogno, ma producono anche tossine che disturbano il nostro ciclo di metilazione e portano a situazioni come ansia, tensione, insonnia, dolore, stanchezza cronica e “nebbia” nel cervello. Assumere vitamine di supporto alla metilazione può salvare la vita, e, anche nella nostra esperienza, abbiamo una lunga lista di pazienti che hanno beneficiato enormemente dalla giusta miscela di sostanze che vanno a interessare i gruppi metilici.

Tuttavia, se il vostro intestino continua a intossicare di tossine il vostro corpo quando assumete vitamine, questo rallenterà il notevolmente il vostro progresso, per cui, la prima cura, deve essere indirizzata a recuperare l’integrità microbiota/intestino.


Ci sono tre tossine che provengono dall’intestino molto importanti nel distruggere i processi di metilazione, tossine che possono aumentare ansia, dolore, insonnia, stato confusionale del cervello, mal di testa e altro e sono gli aminoacidi aromatici, i fenoli e le aldeidi.


Anche solo questo aspetto dovrebbe farci riconsiderare l'attenzione che dobbiamo porre sul nostro intestino e sul mantenerne lo stato di salute.


Se, infatti, consideriamo come la qualità del microbiota possa influenzare il nostro ciclo di metilazione, possiamo comprendere come le infezioni dell'intestino possano fermare eventuali miglioramenti in chi sta cercando di risolvere i propri problemi di metilazione (anche qui facciamo un esempio: valori alti di omocisteina, fattore di rischio cardiovascolare, che non migliorano con l'alimentazione e integrazione con vitamine del gruppo B). Basta guardare a tutti i diversi modi in cui i sottoprodotti batterici possono interferire con il nostro ciclo di metilazione:


I tre grandi nemici, bioprodotti di origine batterica che possono alterare il nostro ciclo di metilazione:


Aminoacidi aromatici. Gli aminoacidi aromatici che sono prodotti dai batteri intestinali sono indispensabili per una funzione adeguata del cervello e del sistema nervoso.

Tirosina, fenilalanina e triptofano sono precursori dei neurotrasmettitori dopamina, adrenalina, noradrenalina, serotonina e melatonina. Questi mediatori chimici regolano il sonno, l’attenzione, il pensiero e una moltitudine di altri processi critici.

Una quantità eccessiva o troppo ridotta di questi aminoacidi può avere un grosso impatto sul nostro cervello o sui processi di metilazione. Ovviamente sono presenti negli alimenti, quando mangiamo proteine, ma i batteri presenti nell’intestino producono pure loro queste biomolecole chiave. Queste si trasformano in neurotrasmettitori che vanno a influenzare il “secondo cervello” che abbiamo nell’intestino e, di conseguenza, anche quello che abbiamo dentro la scatola cranica. In presenza di una sovra crescita batterica, come nella SIBO, ma anche in altre infezioni, è facile predire che si sarà un eccesso di adrenalina, dopamina e serotonina.


È un’equazione semplice: più batteri, più aminoacidi aromatici, più neurotrasmettitori tipo adrenalina e dopamina.


E, in questo modo, la SIBO può portare a sintomi da iper – over - metilazione per un eccesso di tirosina, fenilalanina e triptofano e questo avviene attraverso una via metabolica, presente nei batteri, che si chiama Shikamate. Quando noi mangiamo OGM (vi ricordiamo, ad esempio, che quasi tutta la soia che viene utilizzata a livello industriale è OGM), per i quali viene spesso utilizzato Roundup (un velenoso diserbante), anche il nostro intestino si ammala e si infetta; sappiamo infatti che l’ingrediente attivo, il glifosato, distrugge la via metabolica Shikamate nei batteri.

Senza questa attività i batteri “buoni” presenti nel nostro organismo muoiono e vengono sostituiti da specie più aggressive, con conseguenti danni al sistema di disintossicazione e al sistema nervoso.


Questo è il motivo per cui consigliamo di mangiare biologico il più possibile.


Composti fenolici. I fenoli ci derivano dalle piante e dai batteri. Alcuni fenoli come il rasveratrolo e le catechine del tè verde presentano enormi benefici per la salute.

Ma, a causa della loro struttura chimica similare, questi, e altri composti fenolici competono con gli estrogeni e l’adrenalina/dopamina per il loro metabolismo, attraverso un enzima, la catecol-orto-metil-transferasi (COMT). Questa proteina degrada le catecolamine come dopamina, adrenalina e noradrenalina introducendo un gruppo metilico. Altre sostanze sulle quali interviene questo enzima sono tutti i composti con struttura simile alle catechine, come catecol-estrogeni e flavonoidi contenenti il medesimo gruppo.

Per questo motivo, se l’intestino alterato provoca una maggiore introduzione di fenoli nell’organismo come nella SIBO o altre infezioni intestinali, ne risulterà un rallentamento della eliminazione degli estrogeni e degli ormoni dello stress, perché fenoli e estrogeni competono con lo stesso enzima.


Inoltre, livelli elevati di fenoli provenienti dall’intestino possono tradursi in dolore, ansia, insonnia, affaticamento generale, ridotta funzione tiroidea, fibromi, endometriosi, aumento di peso per questa interferenza con la catecol-orto-metil-transferasi mettendo di conseguenza anche pressione su un altro sistema enzimatico, quello della mono-amino-ossidasi (MAO).


Ma i fenoli che provengono dall’intestino non fanno solo questo. Essi, infatti, sono metabolizzati attraverso la via di solfatazione e quindi possono abbassare i livelli di solfati. I geni SULT1A1 e SULT1A2 sono responsabili nel prendere una tossina, neurotrasmettitore, acidi biliari o ormone e coniugarlo ad una molecola di solfato.

Quest’azione è fondamentale nella normale fase II di disintossicazione. Tutti i fenoli, che provengano dalla dieta o dall’intestino utilizzano questa via per essere eliminati e questo processo metabolico determina un consumo di solfati, nell’organismo, che poi risultano carenti, in particolar modo, nei soggetti con disturbi di metilazione e malattie croniche. In particolare, nei soggetti che geneticamente presentano già un rallentamento delle vie di solfatazione, questo eccesso di fenoli che entra attraverso l’intestino può alterare ulteriormente la via di solfatazione (e quindi la fase II di disintossicazione).


Aumenta quindi la sensibilità a odori, alimenti, sostanze chimiche e molto altro. L’idea della connessione fra fenoli e metilazione sta dietro alla dieta Feingold nel trattamento dell’autismo e di altri disordini neurologici e di sviluppo.


Aldeidi e alcol. Lieviti come la Candida sono in grado di produrle. Sono molecole tossiche simili in forma e funzione alla formaldeide, una tossina ben nota per essere cancerogena ma utilizzata in migliaia di prodotti. A parte un danno diretto sul DNA, è noto come le aldeidi inibiscano l’enzima metionino-sintetasi (MTR), fondamentale per il riciclo dell’omocisteina (fattore di rischio cardiovascolare) e la produzione di S-adenosil-metionina (SAMe), coenzima coinvolto nei processi di metilazione.

Un secondo problema deriva dal fatto che le aldeidi sono degradate dagli stessi enzimi che degradano i neurotrasmettitori, e se ci si trova alla presenza di due molecole che competono per lo stesso posto del parcheggio (lo stesso enzima), il risultato è un rallentamento della degradazione di queste molecole, il che provoca sintomi oltre a alterare le vie di metilazione. Quando l’organismo ha un problema con lieviti e aldeidi, ha anche problemi con l'alcol.


Sappiamo che i lieviti come la Candida producono alcol. E sappiamo che l'alcol causa perdita di zinco, magnesio e vitamine del gruppo B, un modello comune che vediamo in persone che hanno un'infezione intestinale.


Ma il danno non finisce qui. L'etanolo (alcol) che produce la Candida è trasformato in aldeidi all'interno dell’organismo. Queste possono rompere i filamenti di DNA e portare al cancro e alla distruzione cellulare. Così dopo che l'alcol provoca il depauperamento di zinco, magnesio, folati, niacina e altre vitamine del gruppo B, si trasforma in un'aldeide che provoca danno cellulare e blocca la degradazione di dopamina, serotonina, adrenalina e istamina.


Poiché l'eccesso di aldeidi, istamina, dopamina, serotonina e adrenalina deve essere metabolizzato attraverso la via di disintossicazione delle aldeidi, l’eccesso di aldeidi provoca aumento dei livelli di ormone dello stress e dei neurotrasmettitori. Questa è una ricetta perfetta per aumentare ansia, dolore, insonnia e altro ancora.


In conclusione, i sottoprodotti intestinali che aumentano i livelli di ormoni dello stress: fenoli, aminoacidi aromatici e aldeidi, tendono a causare ansia e molti altri sintomi da ipermetilazione. Quando questi ormoni dello stress aumentano nell’organismo, le persone con polimorfsmi dei geni COMT e MAO sperimenteranno gli effetti collaterali di questi ormoni potenti.

Dal momento che non possiamo cambiare i nostri geni, dobbiamo cambiare il nostro ambiente per ridurre la pressione su quei geni.


Questa strategia è stata la più promettente nel trattamento dei problemi di metilazione che non rispondono bene alla terapia con vitamine del gruppo B. Chiaramente il problema della salute dell'intestino e la metilazione è complesso, e può avere un enorme impatto sulla nostra salute.


È un fatto che microbiota del nostro intestino ci fornisce importanti sostanze nutritive che altrimenti non potremmo ottenere attraverso la nostra dieta.


Ma è anche vero che un eccesso di o il tipo sbagliato di lieviti e batteri può sconvolgere il nostro ciclo di metilazione e farci ammalare.


Per questo motivo è importante guardare sempre prima all'intestino per assicurarsi che funzioni correttamente. Se assimiliamo troppi fenoli, aminoacidi e aldeidi dal nostro intestino, non saremo in grado di ottimizzare la metilazione utilizzando integratori. In questi casi è necessario prima guarire e bilanciare l'intestino.


La guarigione dell'intestino è relativamente semplice, ma richiede un duro lavoro. Richiede sforzo, messa a fuoco, disciplina e naturalmente i consigli giusti, supplementi e alimentazione corretta.


Sta diventando sempre più evidente che chi e che cosa vive nel nostro intestino ha un'influenza enorme sul nostro ciclo di metilazione. I composti che provengono da microrganismi nell'intestino sono noti per influenzare la chimica del nostro cervello, ormoni, glicemia, ciclo sonno-veglia e molto altro. Lungi dall'essere un vicino di casa tranquillo nel nostro intestino, i microbi dell'intestino hanno un enorme impatto sulla funzione e l'espressione dei nostri geni.


Curare la SIBO significa quindi rendersi conto della complessità degli elementi che influenzano e vengono influenzati, ma attraverso opportune modificazioni della dieta, integrazione con popolazioni batteriche efficaci a ripristinare i giusti equilibri, cura dell’integrità di barriera e della funzione del sistema immunitario, sostegno ai processi di disintossicazione e di metilazione, è possibile recuperare gli equilibri perduti e ripristinare una normalità di funzione.


Buona salute!


Alfredo Saggioro, M.D.

Chiara Saggioro, D.Sci., Ph.D.

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