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SEGUITE O VOLETE SEGUIRE UNA DIETA SENZA GLUTINE?

Questi sono i più grandi errori che potreste fare…e ve li spiegano degli esperti!


Il numero delle persone che combatte ogni giorno con malattie autoimmuni è sempre maggiore, e i problemi collegati a infiammazione di basso grado sono, in concreto, tutte le malattie croniche che rappresentano ormai le cause di infermità o di non salute prevalenti. Contemporaneamente il numero di coloro che sceglie di alimentarsi in maniera “più pulita” è in continuo aumento. Per questi motivi, sono sempre più le persone che scelgono (o cui viene consigliata) una dieta priva di glutine (gluten-free). In effetti, inchieste di mercato evidenziano che il 78 per cento delle persone che acquistano prodotti gluten-free lo fanno per qualche tipo di scelta salutistica.

Nella nostra pratica di Lifestyle Clinic e Medicina Funzionale con pazienti che vengono da tutta Italia e molti ormai anche da paesi europei, abbiamo riscontrato come molti soggetti abbiano fatto la scelta di una dieta “un po’” gluten-free, e, invero, gli studi di ricerca ci dicono come il glutine costituisca sicuramente uno dei fattori scatenanti l’infiammazione e i problemi di autoimmunità.

E così, se voi siete uno dei 2,7 milioni di americani o dei milioni di persone, in giro per il mondo, che evitano il glutine, oppure conoscete qualcuno che lo fa, vogliamo descrivervi quali siano i principali errori che noi osserviamo nelle persone che decidono di intraprendere una dieta priva di glutine.


1. Il vostro viaggio senza glutine finisce troppo presto.

Se decidete di eliminare il glutine dalla vostra alimentazione, poche settimane o un mese di dieta gluten-free non sono un periodo sufficiente, per la maggior parte delle persone, per vedere se questo rappresenta un fattore importante per la salute. Per esempio, ci sono dati che indicano come gli effetti infiammatori del glutine possano essere ancora presenti dopo sei mesi in soggetti con tiroidite autoimmune e, per quanto riguarda i sintomi della leaky gut sindrome (della sindrome da intestino permeabile), noi abbiamo osservato che possono richiedere anche un anno per scomparire. In poche parole, un problema cronico di salute, che ha impiegato anni per diventare quello che oggi voi sentite, non se ne va mai completamente in poche settimane.


2. Avete fatto esami incompleti per definire la sensibilià al glutine.

Se state pensando di fare la scelta di passare a un’alimentazione priva di glutine, sarebbe giusto vogliate sapere se questa sia in realtà una mossa giusta. Gran parte delle persone non è a conoscenza che ci sono almeno 24 differenti frazioni del grano alle quali il vostro organismo potrebbe reagire. Normalmente, il vostro medico vi farà fare le transglutaminasi e, se va bene gli anticorpi anti alfa gliadina, che sono gli esami standard per valutare una intolleranza al glutine. Se questi risultano negativi, il vostro primo desiderio sarà quello di celebrare questa buona notizia mangiando un buon piatto di pastasciutta o i vostri biscottini preferiti. Ma non dovete avere fretta! L’alfa gliadina è solo una parte dello spettro dell’intolleranza al glutine, che è rappresentata dall’ipersensibilità al glutine da una parte e dalla malattia celiaca dall’altro lato.

3. Seguite una dieta “prevalentemente” gluten-free.

Se decidete di intraprendere un’alimentazione priva di glutine, mangiarne solo un pochino è come, per una donna, essere “un pochino” incinta. Non ha alcun senso! Per valutare se il vostro organismo ha problemi con le proteine del grano, se le riducete, invece che eliminarle, non vi porterà ad alcun risultato. In genere, noi consigliamo di eliminare completamente il glutine per almeno tre mesi. Infatti, è una reazione di tipo immunologico e, se siete sensibili, anche una piccolissima dose riporta la memoria dei vostri linfociti al punto di partenza, vanificando lo sforzo fatto fino al giorno prima.


4. Mangiate più alimenti privi di glutine confezionati.

Il solo fatto che un alimento porti il marchio gluten-free non significa che si tratti di un alimento salutare, e quando una dieta priva di glutine viene fatta nel modo sbagliato, è altrettanto tossica di quella originale, se non di più. Una dieta salutare e priva di glutine è costituita da grassi salutari densi di nutrienti e dall’effetto antinfiammatorio, da proteine e da vegetali da coltivazioni biologiche che vi forniranno gran parte dei carboidrati di cui avete bisogno.


5. State ancora mangiando alimenti che presentano reazioni crociate con il glutine.

Se avete iniziato una dieta priva di glutine e inizialmente vi siete sentiti meglio, ma avete raggiunto un punto dal quale non riuscite a vedere successivi miglioramenti, bisogna prendere in considerazione il fenomeno della reattività crociata. Si possono fare dei test per considerare quegli alimenti che non contengono glutine, ma che il vostro organismo potrebbe leggere come se fossero glutine. Una specie di scambio d’identità. Questi alimenti possono comprendere altri cereali considerati gluten-free (e il mais è l’esempio principale come potete leggere cliccando qui), ma anche latte, caffè, cioccolato, e uova (ovviamente è un elenco incompleto, ma abbiamo posto l’accento sui maggiori responsabili). Secondo il caso specifico, potrebbe essere che dobbiate eliminare anche questi cibi per ottenere il risultato che vi aspettate, perché il vostro sistema immunitario li ha “fissati” nella memoria e reagisce anche a essi.

6. Avete pensato che una dieta priva di glutine possa curare tutti i vostri problemi.

Iniziare delle diete gluten-free può rappresentare un pezzo, anche consistente, del puzzle della vostra salute, ma è raramente l’immagine del quadro completo, e potrebbe anche non essere quello principale. Altri aspetti potrebbero essere rappresentati dall’intolleranza all’istamina o dall’intolleranza ai FODMAP, che sono meno popolari di quella al glutine, ma che possono rappresentare un problema.

Noi siamo tutti differenti e, per questa ragione, noi suggeriamo di affrontare una prospettiva globale di Medicina Funzionale per riconoscere quali alimenti il vostro organismo possa amare e quali, invece, odiare veramente. E se trovate che il glutine è il vostro problema, non permettete che questi sei errori vanifichino i vostri sforzi di eliminarlo dalla dieta e di vivere una vita in salute.


Buona salute!

Chiara Saggioro, D.Sci, Ph.D.

Alfredo Saggioro, M.D.


Vi ricordiamo che tutte le informazioni che vengono date in questo Blog, hanno lo scopo di migliorare la vostra conoscenza e di aiutarvi a comprendere meglio la vostra situazione clinica. Non intendono sostituirsi a una consultazione medica che è sempre indispensabile per un approccio corretto alla cura.

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