SETTE MODI IN CUI LA PLASTICA DANNEGGIA IL VOSTRO CORPO
Le materie plastiche, conosciute chimicamente come ftalati, sono oggi riconosciute come la principale fonte di inquinamento nel nostro mondo. Ma non lasciatevi ingannare pensando che siano impermeabili, indigeribili o non assorbibili: queste sostanze riescono a penetrare e contaminano anche il corpo umano. Sono ormai parte integrante di molti prodotti, conferendo loro flessibilità e durata. E non si limitano agli oggetti che consideriamo plastica: le materie plastiche si trovano anche in pesticidi, detergenti, cosmetici, farmaci e shampoo. La loro presenza è ovunque, e diventa difficile evitarle del tutto.
È sorprendente notare che i plastificanti si trovano nel nostro organismo in concentrazioni che vanno da 10.000 a 1.000.000 di volte superiori rispetto ad altre tossine individuate negli studi dell'EPA (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente). Una volta entrate nel corpo, queste sostanze possono causare danni significativi.
I SETTE MODI IN CUI LA PLASTICA DANNEGGIA IL NOSTRO ORGANISMO
Gli ftalati alterano la chimica degli acidi grassi, in particolare l'acido docosaesanoico (DHA), essenziale per la costruzione di membrane cellulari. Questi acidi grassi sono cruciali per la salute del cervello, inclusa la memoria e le capacità di apprendimento.
Gli ftalati possono ridurre i livelli di zinco, compromettendo il metabolismo delle vitamine A e B6. Questa carenza può causare disturbi come difficoltà digestive, depressione, malattie cardiache, cancro, diabete e invecchiamento accelerato. Un aspetto rilevante è che la combinazione di bassa quantità di zinco e DHA può favorire l'infiammazione cronica, considerata una condizione preliminare a numerose malattie, incluse le malattie autoimmuni (come l'artrite reumatoide e la sclerosi multipla), il cancro e le malattie cardiovascolari.
Gli ftalati sono stati collegati al danneggiamento del pancreas, contribuendo allo sviluppo del diabete, dell'insulino-resistenza e della sindrome metabolica X.
Gli ftalati possono ridurre i processi di solfatazione, compromettendo la capacità del corpo di disintossicarsi efficacemente. Ciò può portare a numerosi problemi di salute.
Gli ftalati danneggiano la funzione ormonale, in particolare gli ormoni tiroidei e il testosterone.
Gli ftalati possono compromettere i perossisomi, che sono essenziali per il controllo della chimica del colesterolo. Questo può portare a livelli elevati di colesterolo e interferire con la produzione degli "ormoni felici" (neurotrasmettitori) nel cervello.
Gli ftalati possono ridurre la capacità dell'organismo di produrre catalasi, un enzima fondamentale per neutralizzare il perossido di idrogeno, che le cellule tumorali producono per metastatizzare e diffondersi. La carenza di catalasi può spiegare perché molti tumori sembrano andare in remissione dopo i trattamenti, solo per ritornare con esiti letali dopo mesi o anni.
Questi sono solo sette degli effetti devastanti della plastica sul nostro organismo. Molte malattie non potranno mai essere curate finché gli ftalati non saranno eliminati dalla nostra vita. Ecco quindi cosa possiamo fare per evitare di diventare vittime di questo problema persistente.
COME DISINTOSSICARSI DALLA PLASTICA (FTALATI)
Come accennato in precedenza, l'accumulo eccessivo di ftalati nel corpo può essere un importante fattore di rischio per molte problematiche di salute. Una delle domande più frequenti è: da dove proviene questa esposizione?
I plastificanti possono entrare nell'organismo attraverso vari modi: assorbimento cutaneo da cosmetici, lozioni, gel per capelli, shampoo e deodoranti; ingestione da acqua, tubi in PVC, detergenti e alimenti; inalazione da adesivi, colle aerodisperse, materiali da costruzione, arredamenti, interni auto, solventi, materie plastiche, lubrificanti, pavimenti in vinile, piastrelle, carta da parati, tende da doccia, articoli da toeletta, pelle artificiale, adesivi, coloranti e giocattoli. Anche i sistemi elettrici delle nostre case e dei nostri dispositivi rilasciano particelle microscopiche di plastica quando i fili si riscaldano.
Quindi, come si vede, le materie plastiche sono ovunque e difficili da evitare. Per questo motivo, è fondamentale adottare strategie efficaci per ridurre e rimuovere gli accumuli di plastica (ftalati) dall'organismo.
Detossificazione: Cos'è e Come Funziona
Molti associano la parola "detox" a diete estreme o digiuni, con l'idea di migliorare il proprio benessere tramite metodi drastici come bere solo acqua e limone o sottoporsi a lavaggi intestinali o del sangue. Tuttavia, la detossificazione non è una terapia miracolosa, ma un processo fisiologico naturale attraverso il quale l'organismo elimina le sostanze potenzialmente dannose per mantenere il suo funzionamento ottimale. Se questo processo è alterato a causa di malattie o abitudini poco salutari, potrebbe non essere efficace.
Il supporto alla detossificazione richiede un approccio globale che comprenda dieta e stile di vita per aiutare l'organismo a neutralizzare e rimuovere le tossine, prevenendo eventuali danni alla salute. Ogni giorno, attraverso la pelle, i polmoni e il tratto gastrointestinale, siamo esposti a composti potenzialmente dannosi, e il nostro organismo produce scorie nocive come i radicali liberi come parte del metabolismo.
Il Processo di Detossificazione
Il fegato è l'organo principale coinvolto nella detossificazione, ma non è l'unico. Partecipano anche i reni, i polmoni, la pelle e il sistema linfatico. Il processo di eliminazione delle tossine si suddivide in tre fasi:
Fase 1: le tossine e i farmaci sono trasformati in composti intermedi idrosolubili per facilitarne l'eliminazione. Alcuni di questi composti intermedi possono essere più tossici dei composti originali, ma questa fase è essenziale per la reazione successiva nella fase 2.
Fase 2: i composti intermedi sono convertiti in composti idrosolubili più sicuri, pronti per essere eliminati.
Fase 3: il composto finale idrosolubile è espulso dall'organismo tramite urina, bile, feci, sudore e respiro.
Il malfunzionamento dell'equilibrio tra le fasi di questo processo può portare a danni come aumento dello stress ossidativo, problemi di salute intestinale, squilibri ormonali e altro.
Determinare il Livello di Accumulo di Tossine
Prima di intraprendere un protocollo di detossificazione, è importante valutare il livello di accumulo di tossine. Alcune persone metabolizzano rapidamente le tossine e le eliminano facilmente, mentre altre possono avere un sistema di disintossicazione compromesso e accumulare ftalati e altre sostanze nocive. Il modo migliore per determinare il carico tossico è un test di laboratorio specifico, come il GPL-TOX Profile (Toxic Non-Metal Chemicals). Maggiori informazioni sono disponibili sul sito Great Plains Laboratory.
Il nostro approfondimento sui metodi per affrontare l'accumulo di ftalati e parabeni è molto informativo e utile per chi cerca strategie per supportare il proprio organismo nella disintossicazione. Ecco un riepilogo dei tre approcci principali:
Integratori di Glutatione e Calcio D-Glucarato: La glucuronidazione è un processo chiave nella detossificazione degli ftalati. Assumere una capsula di glutatione ridotto al mattino e una compressa di calcio D-glucarato due volte al giorno per almeno due mesi può aiutare a stimolare questo processo e migliorare l'eliminazione di queste tossine.
Consumo di Verdure Crocifere: Le verdure come broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, rape, rucola e altri membri della famiglia delle crocifere aiutano a potenziare la disintossicazione naturale grazie al loro contenuto di composti come il sulforafano, che supporta l'attività dei sistemi enzimatici di detossificazione.
Utilizzo di Lycopene (Lycoprozen) che protegge, nei ratti, il fegato da intossicazione di bisfenoli
Lesioni epatiche in arancione a sinistra e effetto di Lycoprozen a destra https://doi.org/10.1155/2018/5167524
Sauna a Infrarossi: L'uso di saune a infrarossi può contribuire alla sudorazione e quindi all'eliminazione delle tossine attraverso la pelle. È fondamentale però affidarsi a un esperto per un uso corretto e sicuro di questa pratica.
L'approccio olistico e la consapevolezza dell'importanza di ridurre il contatto con le fonti di plastica e di supportare i processi naturali di detossificazione sono essenziali per una buona salute a lungo termine.
Se pensate di averne bisogno, potete contattarci.
Buona lettura
Chiara e Alfredo Saggioro
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