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MA GLI INTEGRATORI SONO UTILI?


Il mondo in cui viviamo non ha nulla a che vedere con l’ambiente in cui i nostri progenitori sono nati, cresciuti e ci hanno dato vita. Nel loro mondo, nonostante tutte le più impensabili difficoltà, essi ottenevano tutti i nutrienti loro necessari attraverso il cibo.

Le carni processate che oggi mangiamo (salumi, scatolame) sono piene di tossine e quelle fresche di ormoni, antibiotici oltre ad essere prodotte con mangimi innaturali, spesso OGM, e in condizioni d’innaturalità per la vita dell’animale, costretto in spazi angusti (a noi l’attività fisica fa bene, perché non dovrebbe far bene anche a loro?).

I terreni delle nostre campagne hanno perso nutrienti a ritmo impressionante. Colture intensive, fertilizzazione chimica selvaggia, produzione in serra hanno portato a un declino nella qualità del suolo che sta impoverendo il nostro cibo di tutti gli elementi preziosi di nutrizione (meno vitamine, minerali, solo calorie vuote).

Fateci fare un paio di esempi:

Studi documentati hanno evidenziato come le patate coltivate dalla Grande Industria Alimentare (Big Agra), se paragonate alle patate selvatiche del Perù, abbiano ben 166 nutrienti in meno! E questi comprendono antiossidanti, carotenoidi e flavonoidi che contribuiscono a dare il colore purpureo alla patata selvatica [1].

E c’è una specie di mela selvatica che è 475 volte più nutriente delle mele Golden che troviamo nei nostri supermercati, e questo grazie al loro contenuto di fitonutrienti come le proantocianidine, potente anticancro [2].

Oggi dovremmo mangiare circa 10 o più porzioni di vegetali (e variati) per raggiungere la stessa capacità nutrizionale di una sola porzione di 50 anni fa! E persino la FDA (l’amministrazione statale che vigila sulla qualità di farmaci e alimenti negli Stati Uniti) ammette che i livelli di nutrienti, negli ultimi trent’anni, si sono ridotti di almeno l’80 per cento.

Tutto questo per dirvi che in un mondo ideale voi non avreste bisogno di supplementi nutrizionali. Tutte le vitamine, i minerali, gli antiossidanti e gli aminoacidi di cui avete bisogno sarebbero già presenti nella vostra dieta. Eppure, nel mondo in cui oggi viviamo, il cibo è diventato puro profitto, e non nutrizione.

Diciamocela tutta, voi lottate con la stanchezza cronica, bassa attività energetica e avete difficoltà di concentrazione?... questi sintomi sono probabilmente dovuti una mancanza di vitamina B12 metilata, che si trova solo nelle fonti animali.

La carenza di vitamina B12 è comune e non è solo un problema dei vegani o dei vegetariani stretti. Questo avviene perché il vostro cibo non contiene le quantità di vitamina B12 che erano una volta presenti. E quel poco che è rimasto viene distrutto con la cottura. Lo stesso vale per L-carnitina e L-arginina, vitamina D3 e CoQ10, magnesio e come per molte altre. Oggi, semplicemente, non possiamo ottenere queste sostanze nelle quantità a noi necessarie dal cibo che ci è messo a disposizione.

Questo è il motivo per cui come specialisti in Nutrizione Funzionale, come pure in Medicina Funzionale, abbiamo passato la nostra vita studiando queste carenze di nutrienti nella dieta moderna e cercando il modo di correggerle.

Questo è il motivo per cui riteniamo che gli integratori, in barba al Prof. Garattini che molti anni orsono tuonava contro, tanto che vennero eliminati dal SSN, debbano essere considerati veri elementi di nutraceutica e assunti regolarmente.

Sosteniamo peraltro alcune condizioni:

  • Devono essere di qualità, preferibilmente di origine biologica e non chimica e controllati nella loro origine, composizione e nelle associazioni, e, inoltre, sperimentati.

  • Devono essere commisurati alla persona e non assunti a caso, specialmente qualora siano presenti carenze documentate.

  • Devono essere trattati come elementi utili, ma allo stesso tempo non scevri di potenziali effetti collaterali.

Per questo motivo riteniamo che sia meglio rivolersi a chi si occupa di Nutrizione Funzionale per ottenere un “progetto” di vita, compreso nello stile di vita, che individui le carenze e integri in maniera armonica i nutrienti indispensabili.

Buona salute!

Chiara Saggioro, D.Sci., Ph.D.

Alfredo Saggioro, M.D.

Riferimenti:

1. Robinson, J. Eating on the Wild Side: The Missing Link to Optimum Health. New York, New York. Little, Brown and Company. 2013.

2. Jarvie, M. Eating wild apples. Michigan State University Extension. September 24, 2015.

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