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FERRO E TIROIDE


Spesso, nonostante un buon compenso apparente degli ormoni tiroidei, permangono sintomi e non si osserva il miglioramento atteso. Questo può avere molte cause, ma oggi vogliamo sottoporre alla vostra attenzione una delle motivazioni più frequenti:

LA CARENZA DI FERRO


L'importanza degli oligoelementi e dei minerali (iodio, selenio, zinco, e ferro) per il normale funzionamento della tiroide è stata ampiamente studiata ed è ben riconosciuta. Lo iodio è essenziale per la sintesi degli ormoni tiroidei e il selenio è necessario per l’attivazione dell’enzima di conversione (deiodasi) di T4 in T3 a livello tissutale e per proteggere la tiroide dallo stress ossidativo. Lo zinco è fondamentale per la formazione di TSH nell’ipofisi e per la sensibilità ipotalamica, mentre il ferro svolge un ruolo importante nel normale funzionamento della perossidasi tiroidea (TPO), un enzima eme-dipendente coinvolto nella produzione degli ormoni tiroidei, e facilita anche le azioni dello iodio nella tiroide.

Per questi motivi il ferro è uno dei minerali più importanti per la funzione tiroidea. La sua mancanza può essere la causa di alcuni sintomi ipotiroidei, anche con livelli di TSH bilanciati durante l'assunzione di ormoni sostitutivi (1).

Fino a 5 persone su 10 trattate con Eutirox (T4 sintetico) continuano a sperimentare molti sintomi associati a carenza di ferro non diagnosticata (1, 5). Bassi livelli di ferro possono causare problemi con la funzione tiroidea, portando a livelli T4 inferiori alla media (6, 7).


Segni di carenza di ferro

  • Sensazione di freddo, anche quando i livelli di TSH rientrano nell'intervallo medio (9)

  • Sensazione di stanchezza, vertigini e debolezza (10)

  • Mancanza di respiro e battito cardiaco rapido, anche durante il riposo (11)

  • Dolore articolare e sindrome delle gambe irrequiete (11)

  • Perdita di peso inspiegabile (11)

Cosa può aumentare il rischio di carenza di ferro?

  • Avere una gastrite autoimmune o una malattia celiaca

  • Avere un intestino permeabile (Leaky Gut)

  • Anemia

  • Assumere farmaci che ne riducono l’assorbimento come ad esempio gli antisecretori

Ciò che forse è più chiaro è che l'ipotiroidismo è peggiore quando si ha anche una carenza di ferro. Quindi, se, avendo assunto per un tempo ragionevole il vostro farmaco per la tiroide, vi sentite ancora male nonostante il vostro ipotiroidismo sia apparentemente compensato, potreste richiedere al vostro medico di fare controlli per la carenza di ferro.

Quando si testano i livelli di ferro, è importante sapere se potreste essere nel bel mezzo di una riacutizzazione di infiammazione o malattia. Le riacutizzazioni possono causare un aumento transitorio dei livelli di ferritina sierica, che può interferire con la diagnosi di carenza di ferro (22).

Inoltre è opportuno parlare con il proprio medico prima di assumere un integratore di ferro, evitando il fai da te, prediligendo una forma altamente biodisponibile anche per non creare problemi digestivi o di stitichezza.

Attenzione poiché la supplementazione di ferro può interferire con la terapia tiroidea compromettendone l’assorbimento.

É utile quindi assumere l’integratore ad almeno 4 ore di distanza dal farmaco (23). Per questo motivo noi suggeriamo sempre di assumere il ferro ad ora di cena o dopo cena, anche perché i ritmi circadiani del ferro ne garantiscono, a quest’ora, un migliore assorbimento.


Quali scelte alimentari per il fabbisogno di ferro?


Prima di ricorrere alla supplementazione è bene ricordare che il consumo regolare di cibi ricchi di ferro dovrebbe sempre essere la scelta primaria.

Esistono due diversi tipi di ferro: ferro eme (Fe2+) e ferro non-eme (Fe3+)

Il ferro eme viene assorbito in modo più efficiente dall'intestino, il che significa che è più veloce ad arrivare al flusso sanguigno (13-15). Solo in questo stato di ossidazione (Fe2+) può legare l’ossigeno.

Il ferro non-eme è la forma che non è biodisponibile, cioè che il nostro corpo difficilmente riesce ad usare ed infatti ha funzione di deposito.

Gli alimenti che contengono più ferro sono i prodotti animali: carne, pollame e pesce (16, 17). In particolare le frattaglie, fegato, reni, polmone, cuore; la selvaggina e la carne equina. Tra i prodotti ittici i molluschi sono un’ottima fonte di ferro, ma anche alici, acciughe, sardine e gamberetti. Attenzione perché sono anche molto ricchi di colesterolo, quindi meglio un consumo non abituale.

Il ferro non-eme si trova nei legumi, nel pane e nei cereali (7, 15, 18).

E’importante ricordare che la presenza di calcio contenuto nel latte e nei latticini, così come i fitati contenuti in legumi, frutta secca e alimenti integrali, limita l’assorbimento di ferro. I fitati vengono però inattivati dall’ammollo in acqua e dal calore (cottura).

Tuttavia la vitamina C la germogliazione, la fermentazione e la lievitazione naturale, aumentano l’assorbimento di ferro. Quindi alimenti come yogurt o kefir, miso, tempeh, crauti contengono ferro altamente biodisponibile.

Queste pillole di conoscenza sono importanti, per non falsare poi decisioni che potrebbero non risultare efficaci, o, addirittura, creare ulteriori scompensi e vi invitiamo a prenderle nella dovuta considerazione e evitare il fai da te rivolgendovi a un professionista serio in grado di suggerirvi innanzitutto i comportamenti alimentari a voi più adeguati e, inoltre, guidarvi verso il vostro riequilibrio e recupero dello stato di salute che è l’obiettivo primario della Nutrizione e Medicina Funzionale attraverso la Life Style Medicine.

Buona salute!

Chiara Saggioro B.Sci, Ph.D & Alfredo Saggioro, MD


Se vi riconoscete e volete affrontare un percorso di riequilibrio, contattate csaggioro.nutrizionista@gmail.com per una consulenza


Riferimenti

  1. Soppi E. Iron deficiency is the main cause of symptom persistence in patients treated for hypothyroidism, 2015

  2. Zoeller RT, et al. Timing of thyroid hormone action in the developing brain: Clinical observations and experimental findings, 2004

  3. Williams GR. Neurodevelopmental and neurophysiological actions of thyroid hormone, 2008

  4. Berbel P, et al. An evo-devo approach to thyroid hormones in cerebral and cerebellar cortical development: Etiological implications for autism, 2014

  5. Rayman MP. Multiple nutritional factors and thyroid disease, with particular reference to autoimmune thyroid disease, 2019

  6. Yu X, et al. Iron deficiency, an independent risk factor for isolated hypothyroxinemia in pregnant and nonpregnant women of childbearing age in China, 2015

  7. Luo J, et al. Association of Iodine and Iron with Thyroid Function, 2017

  8. Zimmermann MB. The Influence of Iron Status on Iodine Utilization and Thyroid Function, 2006

  9. Zimmermann MB, et al. The impact of iron and selenium deficiencies on iodine and thyroid metabolism: Biochemistry and relevance to public health, 2002

  10. Lopez A, et al. Iron deficiency anaemia, 2016

  11. Clark SF. Iron deficiency anaemia: Diagnosis and management, 2009

  12. Beard JL, et al. Impaired thermoregulation in iron-deficiency, 1990

  13. Anderson GJ, et al. Iron Physiology and Pathophysiology in Humans, 2012

  14. Mann J, et al. Essentials of Human Nutrition. 4th ed. Oxford University Press; Oxford, UK: 2012

  15. Hallberg L. Iron requirements and bioavailability of dietary iron; 1983.

  16. Lombardi-Boccia G, et al. Total heme and non-heme iron in raw and cooked meats, 2002

  17. Rangan AM, et al. Haem iron content of Australian meats and fish, 1997

  18. Hallberg L, et al. Dietary heme iron absorption: A discussion of possible mechanisms for the absorption-promoting effect of meat and for the regulation of iron absorption, 1979

  19. Rangan A, et al. Factors affecting iron status in 15–30 year old female students, 1997

  20. Ahmed F, et al. Iron status among australian adults: Findings of a population based study in Queensland, Australia, 2008

  21. Yanoff LB, et al. Inflammation and iron deficiency in the hypoferremia of obesity, 2007

  22. Northrop-Clewes CA, et al. Biomarkers for the differentiation of anemia and their clinical usefulness, 2013

  23. Killip S, et al. Iron deficiency anemia, 2007

  24. Veltri F, et al. Prevalence of thyroid autoimmunity and dysfunction in women with iron deficiency during early pregnancy: it is altered? 2016


ferro, tiroide

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