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LE PROPRIETÀ ANTI INVECCHIAMENTO DI UN COMPOSTO NATURALE


Quando parliamo di invecchiamento, ci riferiamo direttamente all’invecchiamento cellulare…purtroppo questo noi non lo vediamo, le rughe o i cali di memoria invece si vedono…ma sono solo la conseguenza di quello che avviene dentro le nostre cellule. Sono fenomeni complessi, ma che possono essere sintetizzati in ossidazioni, mutazioni e accorciamento dei telomeri. La ricerca lavora molto in questa direzione e, di recente, è stato aggiunto un nuovo tassello, un composto naturale, appartenente alla classe dei flavonoidi, che rallenta l’invecchiamento cellulare in lieviti, vermi, topi e in colture di cellule umane.

La sostanza, che si trova in abbondanza in una pianta usata nella medicina tradizionale giapponese, stimola un processo di riciclo dei componenti cellulari chiamato autofagia.

Il meccanismo che consente a un particolare flavonoide di allungare la vita di organismi modello e rallentarne il declino cellulare è stato identificato da un gruppo internazionale di ricercatori, che firmano un articolo su “Nature Communications”.

I progressi della medicina hanno permesso, infatti, di allungare notevolmente la vita delle persone, ma la durata media della cosiddetta “vita in salute” non si è modificata di conseguenza, provocando un significativo aumento delle patologie legate all'età.

E sono sin'ora molto pochi gli interventi dietetici o farmacologici che hanno mostrato di avere qualche effetto antinvecchiamento, fra cui la riduzione permanente dell'apporto calorico totale (senza arrivare alla malnutrizione).

Le foglie di Angelica keiskei koidzumi, più nota come ashitaba, sono particolarmente ricche del flavonoide studiato dai ricercatori. (© FoodCollection / AGF).

Questo non significa però che dobbiamo correre subito in farmacia o in erboristeria alla ricerca dell’ashitaba. Ii centro del problema risiede nella nostra alimentazione e studi epidemiologici hanno evidenziato come il consumo regolare di alimenti ricchi di sostanze antiossidanti, come i polifenoli in generale e i flavonoidi in particolare, possa ridurre il rischio di molte condizioni croniche, e alcuni polifenoli, in particolare il resveratrolo, hanno dimostrato di estendere la vita e/o la durata della vita in salute in diversi organismi modello, come lieviti e topi. Ricercatori dell’Università di Graz, in Austria, ora sono riusciti a identificare i percorsi biologici che consentono al flavonoide presente in abbondanza nell’ashitaba – di rallentare l’invecchiamento cellulare stimolando la cosiddetta autofagia. L'autofagia è un processo di riciclaggio intracellulare, in cui macromolecole e organelli danneggiati o superflui vengono sequestrati in vescicole e “smontati” nei loro componenti, che potranno così essere riutilizzati per la sintesi di nuove strutture cellulari. Questo processo contribuisce al rinnovamento del citoplasma e al conseguente ringiovanimento cellulare. I ricercatori hanno anzitutto dimostrato che il flavonoide presente nell'Angelica, il 4,4′-dimetossicalcone, è realmente in grado di rallentare l’invecchiamento cellulare in lieviti, vermi e cellule umane in coltura. Dopo aver mostrato che il meccanismo con cui agisce la sostanza è la stimolazione dell’autofagia, hanno infine identificato il meccanismo biomolecolare che permette questa stimolazione. In particolare, hanno scoperto che dipende da specifici fattori di trascrizione noti come GATA (perché riconoscono le sequenze guanina-adenina-timina-adenina presenti sul DNA). I ricercatori sottolineano però che sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire se la sostanza è in grado di rallentare il declino cellulare legato all'età anche negli esseri umani.

Aggiungiamo anche oggi un tassello a questo percorso anti-age che, come abbiamo già accennato, non vuole e non può sostituirsi a una sana alimentazione, che purtroppo oggi è sempre più difficile da seguire, vista la qualità organolettica sempre peggiore degli alimenti che troviamo nei nostri negozi.

Buona salute

Chiara Saggioro, BSci, PhD

Alfredo Saggioro, MD


Per sapere di più:

Carmona-Gutierrez, D., Zimmermann, A., Kainz, K. et al. The flavonoid 4,4′-dimethoxychalcone promotes autophagy-dependent longevity across species. Nat Commun 10, 651 (2019). https://doi.org/10.1038/s41467-019-08555-w


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